Salve a tutti! Sono Crystal
Inauguro la sezione dei CineAmatori con un vecchio e intramontabile film, suggeritoci da una cara amica (Grazie!
Attendiamo nuovi suggerimenti!). Pur avendolo spesso sentito nominare e pur avendone notato la pubblicità,
Il profumo del mosto selvatico è un film ke purtroppo non avevo ancora potuto davvero apprezzare quanto effettivamente esso merita.
Non sono una critica cinematografica, ma vorrei fare qualche commento e proporre nuove discussioni sui temi ke mi hanno fatto riflettere, primo fra tutti il titolo, ke dovrebbe essere la trasposizione dell'inglese "
A walk in the clouds", passeggiata fra le nuvole, dove però nel film, Los Nuvolas (o qualcosa del genere) è il
soprannome della sterminata tenuta terriera coltivata amorevolmente a vigna, fonte di guadagno e prestigio per la famiglia della protagonista. In Italia, come al solito, i titoli originali vengono distrutti e reinventati, solitamente col risultato di mostruosi pastrocchi, anke se devo dire ke stavolta il titolo è inconsuetamente più
delicato e misterioso di un semplice "Passeggiata sulle nuvole", oserei dire più poetico, ecco; quindi niente lamentele, anzi, punto a favore!
Vorrei poi porre l'attenzione sulla eccellente
colonna sonora, dai toni un pò nostalgici e malinconici, ma forte e viva, capace di penetrarti nel cuore e nella mente, la consiglio davvero.
Ovviamente anke la trama è originale e anticipa i tempi, Infatti (clicca solo se vuoi sapere la trama)
- Spoiler:
lei, figlia di ricchi latifondisti estremamente conservatori, resta incinta del prof troppo innamorato della libertà per prendersi le proprie responsabilità, e poi incontra un uomo vero ke cercando di aiutarla la fa innamorare innamorandosene, ma deve superare due ostacoli: la famiglia di lei e un matrimonio sbagliato.
Il finale è dolce-amaro ma sicuramente piacevole e ricco di buoni sentimenti, non voglio però rovinarlo a ki desideri vederlo senza perdersi la sorpresa. Paurosa è la somiglianza con quello ke sempre più spesso succede oggi, in una società senza morale (criticabile, certo, specie se derivante dalla religione) ma purtroppo anke senza etica, e questo è grave. E' delizioso vedere con quanta delicatezza vengano trattati temi importanti come
l'eterno Peter Pan ke diventa padre e scappa, le paure di un orfano, i traumi di un soldato, e, rullo di tamburi, i tanto discussi, ieri oggi e sempre,
conflitti generazionali: genitori contro figli.E' indubbiamente
il padre il personaggio più caratterizzato, ed io lo trovo l'estremizzazione dello stereotipo di genitore: tanto burbero e restio ad accettare il nuovo, a stravolgere le tradizioni, a dimostrare il proprio affetto, quanto gentile, dolce, affascinante e premuroso verso la sua famiglia, specialmente la moglie, una donna ke lo capisce e lo ama, una coppia invidiabile anke dopo tanti anni di matrimonio. Altro ke quello ke ci propinano oggi ormai ogni giorno: prima ti fotto, poi ti kiedo il nome (e scusate la volgarità, ma quando ci vuole...!).
Inorridisco!
Altro personaggio poetico delicato e forse direi il mio preferito è
il caro nonnino: ormai sgravato dalle mansioni e dai lavori della sterminata tenuta, di cui ormai si occupa il figlio, può dedicarsi alle sue passioni, ai nipoti ed alla giovialità della vita.
Un non so ke di brioso e coinvolgente fa spuntare il sorriso sulle labbra al solo guardarlo, consigliato quindi nei giorni di malumore!
Ultima nota (giuro, è l'ultima!) è lo sfondo di un dopoguerra ke ha svuotato di significato la vita. La guerra è già brutta di per se, quando poi ci spinge a fare errori per paura della morte, le sue conseguenze sono ancora più nefaste. Nel caso specifico, il nostro povero eroe-orfano (l'affascinante Keanu Reeves, la cui fama è legata indissolubilmente alla fantastica trilogia di Matrix, e qui non dico altro: ki vuole può aprire un nuovo topic) non solo è tormentato da incubi con orfanotrofi bombardati, bimbi morti ed orsacchiotti sanguinanti, ma è legato da un matrimonio avventato ad una donna con cui non ha davvero nulla a ke spartire, una dal cervello troppo leggero e un linguaggio da seconda elementare, un'estranea insomma, sposata praticamente alla vigilia della partenza per il fronte. Ke dire ancora di questo splendido film, così completo e profondo, se non ke anke
la fotografia è eccellente? Di sicuro la scena più famosa,
- Spoiler:
l'imitazione del volo della farfalla con ali finte per spargere il calore sulle viti ed impedire alla gelata di guastarle
, è anke una delle più belle e suggestive. Ma adesso vorrei conoscere altre opinioni, in modo da poter dibattere su questi ed altri temi, e così da poter notare eventuali nuovi particolari riguardo a questa pellicola ke tanto mi è piaciuta.