Il sogno di Crysalide
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 Il mito di Narciso

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Willow
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MessaggioTitolo: Il mito di Narciso   Il mito di Narciso Icon_minitimeSab Mag 03, 2008 12:51 am

Narciso - narra Ovidio nelle Metamorfosi - nasce da Liriope, la ninfa di fonte che, per la sua bellezza, fu rapita dal dio fluviale Cefiso, che l’avviluppò nelle sue tortuose correnti.
Figlio delle acque, egli è un giovane di straordinaria bellezza, cui Tiresia, il veggente, ha previsto lunga vita solo a condizione che "non conosca se stesso" (ironico rovesciamento del più famoso "conosci te stesso") .
A sedici anni poteva contare già numerosi amanti, tutti respinti, di entrambi i sessi. Un giorno, mentre è a caccia di cervi in una foresta, domanda a gran voce se ci sia qualcuno lì. La ninfa Eco, che si è innamorata di lui e lo segue di nascosto, ripetendo le sue ultime parole gli risponde e tenta il desiderato abbraccio, ma egli la respinge prontamente.
Si narra che della bella ninfa non siano rimaste che le sole ossa, tramutate in sassi, e la voce tutt'ora vagante in valli solitarie.
Ma qualcuno degli amanti respinti chiede vendetta al cielo.
Interviene la dea Nemesi a far sì che anche Narciso sia privato dell’abbraccio di colui che ama.
Accade infatti che, assetato, Narciso si affacci ad una sorgente: lì scorge la propria immagine e se ne innamora irrimediabilmente. Sulle prime non riconosce se stesso, poi giunge la verità: "Io sono te". Struggendosi d’amore per quello che oramai sa essere se stesso, Narciso si lascia morire. Quando cercano di dargli degna sepoltura coloro che lo amano scoprono, nel punto in cui il giovane è scomparso, un bellissimo fiore dai petali bianchi orlati di color zafferano.

La lettura più comune del mito ne ha colto l’aspetto propriamente psichico, di investimento pulsionale, per cui Narciso è diventato simbolo di un atteggiamento dell’Io che sa amare esclusivamente se stesso, il proprio corpo, escludendosi totalmente dal resto del mondo. Da questa lettura nasce lo studio psicanalitico della sindrome di Narciso.
Proviamo invece a riflettere sul mito di Narciso dal punto di vista della conoscenza di sé e del doppio come condizione necessaria per capire se stessi.
Narciso, protetto da ogni forma di consapevolezza, non riconosce come tale la propria immagine e quindi se ne innamora perdutamente. Sono proprio l’ingenuità e la mancata conoscenza di sé a costituire un terreno fertile per un’insolita esperienza di analisi interiore.
Innamorandosi della propria immagine, Narciso afferma che il viaggio conoscitivo più radicale e originario è quello dentro sé stessi.
In questo modo la passione, concepita per ignoranza, diventa indagine all’interno della coscienza.
Ma il destino di Narciso era già scritto. Egli sarebbe sopravvissuto se non si fosse conosciuto: il racconto si conclude con la morte di Narciso.
Narciso “vede” se stesso e questo lo porta alla morte.
Di primo acchito questa conclusione potrebbe sembrare tragica e senza via d’uscita: la conoscenza di sé porta alla morte.
Forse però il mito può essere letto in modo diverso.
Per accedere ad una dimensione di conoscenza più profonda è richiesto di morire ad una dimensione egoistica e razionale, racchiusa dall’involucro corporeo.
Narciso anela nell’abbraccio con il Sé, ma questo comporta il sacrificio di sé come individuo particolare.
Chiunque si trovi ad intraprendere un cammino di conoscenza, novello Narciso, passa attraverso un’esperienza di auto-anestetizzazione verso gli stimoli del mondo esteriore (Narciso viene da Narkè, da cui narcosi), attraversa una fase di ripiegamento interiore che il mondo spesso interpreta (non a caso coincide con l’accezione più diffusa del mito) come egoistico amore per sé, infantile e infruttuoso.
Ma tutto questo, se la tensione è retta fino in fondo, se si resiste cioè alla tentazione dell’immediatezza, porta alla suprema conoscenza, al Sé di cui il fiore è da sempre simbolo.
In questa chiave il mito di Narciso, come quello di Ermafrodito, esprime l'aspirazione alla completezza spirituale .


e voi ke ne pensate? study
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MessaggioTitolo: due tipi di Narciso!   Il mito di Narciso Icon_minitimeSab Mag 03, 2008 11:58 pm

In psicologia ci sono due tipi di Narciso o meglio Narcisismo: primario e secondario. Cara Willow vuoi saperne di più?
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Willow
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MessaggioTitolo: Re: Il mito di Narciso   Il mito di Narciso Icon_minitimeDom Mag 04, 2008 5:58 pm

certo,perche' no.. Very Happy





Aggiornamento 8 Maggio 2008:
cara gradiva aspetto ancora la tua risposta cheers
a presto
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MessaggioTitolo: Ok!   Il mito di Narciso Icon_minitimeGio Mag 08, 2008 11:48 pm

Cara Willow, rispondo al tuo sollecito sul Narcisismo: vari Autori non solo psicoanalitici ma anche legati alla psicologia analitica del profondo hanno attinto da tale Mito.
Nel 1914 Freud vide la nascita della Libido o energia psichica secondo gli Junghiani,nei primi momenti di relazione del neonato nei confronti dell'ambiente circostante: coniò per questo motivo Narcisismo Primario: dove la libido precoce è tutta rivolta verso l'interno.Precisamente vuol dire che l'Io prende come oggetto d'amore se stesso prima di scegliere degli 'oggetti' esterni ( mamma, papà ecc). Esiste un investimento libidico originario dell'Io che corrisponde alnarcisismo primario. Tipico per tutti. Tutti lo abbiamo per forza vissuto. Mentre il Narcisismo Secondario rappresenta il ritiro della Libido dalle persone e dalle cose del mondo esternoe il suo re-investimento sull'Io, come si osserva in alcune particolari patologie psichiche. Il I è anoggettuale.Manca la relazione. Tra il I e il II Narcisismo ci sono degli stadi che superati può non emergere necessariamente il Narcisismo secondario, che come ho detto è patologico!
Dopo la nascita alla luce, il bimbo ha bisogno di cure immediate dall'oggetto primario o madre, pappa, sonno, coccole pulizia, accadimenti profondamente necessari perchè "la morte psichica" non accada. L'uscita dalla simbiosi consiste nella realizzazione del processo di separazione - individuazione. Si suddivide in 4 tappe: La I consiste in un primo spostamento della carica libidica dalle sensazioni interne in direzione degli stimoli esterni: sorriso al papà, agli estranei ecc.;
La II tappa( verso la fine del 1° anno) ulteriore spostamento della carica in direzione di settori più ampi della realtà esterna, il tutto sotto l'effetto della spinta maturativa della locomozione. C'è una grande carica disponibile che si sposta dall'interno della sfera simbiotica per investire gli apparati autonomi del Sè, le funzioni dell'Io, cioè la deambulazione, la percezione, l'apprendimento.Secondo la Malher, è proprio in questo stadio che avviene la nascita del bambino in quanto individuo.
La III tappa ( anno e mezzo ai tra anni circa) è il riavvicinamento : il bambino si rende conto in modo più continuativo che la madre è un oggetto separato da lui e che egli può rischiare di perderla.
Nella IV tappa si realizza l'acquisizione della costanza dell'oggetto libidico, è in questa tappa che il b. è in grado di conservare l'immagine di una madre che abbia contemporaneamente aspetti gratificanti e aspetti frustranti, aspetti buoni e aspetti cattivi. Il processo di separazione -individuazione dipende ed è contemporaneo all'elaborazione della posizione depressiva. Esso stabilisce le identificazioni introiettive e apre lo spazio mentale al fare storia.
In conclusione si può dire che le tappe suddette sono importantissime perchè se raggiunte e superate non ci sarà una struttura narcisistica o altro...tra cui l'apatia, la noia ecc...e il soggetto vivrà una vita piena e ricca di relazioni buone e soddisfacenti, ad iniziare dalla innocua amicizia! Altrimenti tali passaggi possono essere elaborati in analisi: Tutto si scioglie e ciò che sembrava irraggiungibile avviene! Per cui cara Willow io ti auguro che un giorno, non lontano, quando sarai mamma, cerca di vivere pienamente i primi mesi e anni del tuo bambino con tutta te stessa e con l'uomo che avrai accanto, xchè è dal vostro amore e accettazione reciproca e rapporto simbiotico che avviene lo sganciamento e l'attivazione di un Uomo o Donna che sia sempre se stesso fino in fondo. arrivederci lol!
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MessaggioTitolo: Ancora su Narciso.....   Il mito di Narciso Icon_minitimeMar Mag 20, 2008 11:55 pm

E la storia continua... ma in versione Junghiana!
Da un secolo a questa parte grande diffusione è stata data all'immagine di Narciso nella letteratura, specialistica e non solo. Come sottolinea Hillman (1967), Narciso è un aspetto del Puer aeternus . Come ricorda Jung (1912)" il conflitto individuale si rivela conflitto generale dell'ambiente che lo circonda e del suo tempo", Neumann (1955) usa il termine di automorfismo per definire il narcisismo normale, con riferimento al processo mediante il quale ciascun indviduo realizza le proprie potenzialità e costruisce un Sè, inteso come totalità della personalità.
Secondo Jung, la personalità che ha spiccate modalità narcisistiche può avvalersi di una psicoterapia volta verso l'obiettivo fondamentale per favorire il processo d'individuazione. Lo spazio terapeutico dovrebbe consentire il recupero di un'esperienza di rispecchiamento (Winnicott 1971) mancato durante le prime fasi di vita. Peraltro la stessa idealizzazione e invidia che stanno alla base del Sè narcisista si manifesteranno nel transfert. L'essere, da parte del terapeuta, apparentemente esente dai danni di cui il paziente soffre, favorisce la proiezione su di lui di un Sè ideale. Curare il Narciso infermo, secondo Jung significa lavorare per integrare nel Sè componenti separate perchè opposte: il Puer deve integrarsi con il Vecchio Saggio, il Senex. Ciò significa uscire dall'immutabile eternità ed accedere al senso del Tempo, accogliere il cambiamento. E' questa la condizione perchè anche pazienti fortemente narcisisti accedano all'elaborazione del lutto. Narciso, che appartiene alla dimensione mitica, non invecchia; ma l'essere umano, chiamato a coniugare natura e cultura, corpo e psiche, deve per vivere relativizzare il Narciso che è in lui, accettando che delle parti di sè possano invecchiare e morire.Il processo di individuazione può iniziare ed essere portato avanti a patto che il paziente accetti di entrare in transfert con il terapeuta e solo questo consente il processo di guarigione.
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Luna Piena
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MessaggioTitolo: Re: Il mito di Narciso   Il mito di Narciso Icon_minitimeDom Mag 25, 2008 8:33 pm

Volevo dire anche io qualcosa sul narcisismo in particolare su quello primario di cui parla Freud, della soddisfazione delle pulsioni che inizialmente sembrava l'unica vera preoccupazione di ogni neonato, chiuso nel suo mondo interno che considera la madre solo come fonte nutritiva e nulla di più.
Recentemente gli autori della infant research hanno dimostrato empiricamente che il bambino non è affatto come l'ha descritto Freud, ma è invece capace di interagire e è alla ricerca di nuove esperienze, di relazioni, in particolare con la madre, ma non perchè lei le darà il nutrimento ma in quanto "base sicura" da cui partire per l'esplorazione del mondo.
Però se la madre non riesce a seguire le danze interattive, il bambino non riuscirà a costruire il senso di Sè e penso che questo sia il caso del narcisismo secondario, quello patologico, descritto da Gradiva.
Le mie intuizioni vanno nella giusta direzione? che cosa ne pensate? il bambino è un piccolo narciso o un piccolo indiana jones?
cheers
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MessaggioTitolo: Re: Il mito di Narciso   Il mito di Narciso Icon_minitimeDom Mag 25, 2008 11:18 pm

ti ringrazio cara gradiva per le info che mi hai dato su narciso,è veramente interessante....grazie ancora
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cristycosty
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MessaggioTitolo: Re: Il mito di Narciso   Il mito di Narciso Icon_minitimeLun Mag 26, 2008 12:27 am

Devo essere sincera: ho accolto con molto piacere questo argomento su Narciso, ed ero trepidante nel conoscere la risposta di Gradiva, ma purtroppo la mia testa (un pò vuota e leggera, lo ammetto! Razz ) si è rifiutata di prestare attenzione alle sue parole, così tecnicistiche che le ho messe da parte, sul comodino, per la cura all'insonnia (scusa gradiva: scerzo ed esagero, naturalmente! What a Face ). Mi riprometto di leggerle con più attenzione dopo aver comprato un nuovo cervello. Tuttavia nella memoria del vecchio cervello le parole di Luna Piena hanno richiamato alla luce uno degli esperimenti tramite cui si è dimostrato che per il bambino la madre non è solo una grande tetta, ma un porto sicuro. Ce lo ha raccontato un docente e adesso voglio condividerlo per rendere più chiaro come funziona la scienza.
L'esperimento credo sia stato condotto sugli scimpanzè, e vede protagonisti un lattante di scimmia, un grosso biberon col latte ed un manichino camuffato da mamma scimpanzè. Secondo le vecchie teorie cui Luna accennava, un lattante cerca nutrimento, non la madre in se, per cui il piccolo scimpanzè aspirante narciso si dovrebbe attaccare al biberon e fregarsene del manichino-mamma. Invece questo esperimento ha smentito il tutto: il cucciolo cercava infatti il calore, il pelo, il contatto fisico con un suo simile (il manichino era anche riscaldato, l'effetto del tutto naturalistico), era alla ricerca della protezione e del rapporto con l'adulto, anche a costo della fame. Quando era ora della poppata lo scimpanzè non abbandonava la finta mamma, ma cercava di afferrare il biberon senza sciogliersi dall'abbraccio materno, il che mi sembra essere a dir poco commovente. Naturalmente questo vale per animali corticalizzati, i primati e gli uomini, non certo, o comunque in misura minore, per gli altri. Cari psicologi, correggetemi se sbaglio, o arricchite il mio racconto se potete, ma mi sembra proprio che questo ed esperimenti simili abbiano gettato le fondamenta per le teorie del porto sicuro ecc.
Io voto per il bimbo indiana jones, ma tale può diventare solo se ha una base a cui tornare, una base che lo rende certo di poter sbagliare ed essere voluto ugualmente bene. I love you
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MessaggioTitolo: Re: Il mito di Narciso   Il mito di Narciso Icon_minitimeMar Mag 27, 2008 8:00 pm

Ciao Crystal,
la tua descrizione è perfetta, ormai le più recenti teorie fanno riferimento alla relazione di attaccamento tra madre e bambino; il piccolo indiana jones è tranquillo nell'esplorare il mondo proprio perchè sa che quanto ritornerà troverà sempre il paradiso della sicurezza materna.
La tua storia sul piccolo scimpanzè è perlomeno commovuente, me la porterò con me come portafortuna per il prossimo esame che parla appunto delle relazioni di affetto del bambino nei primi anni di vita.
Grazie! I love you
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MessaggioTitolo: Re: Il mito di Narciso   Il mito di Narciso Icon_minitimeGio Mag 29, 2008 3:58 pm

faro' la richiesta di un premio visto l'interesse che ho suscitato con questo topic! lol!
son contenta di aver coinvolto cosi' tanti membri in questo argomento intramontabile Smile
grazie!
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MessaggioTitolo: Re: Il mito di Narciso   Il mito di Narciso Icon_minitimeVen Mag 30, 2008 1:51 pm

ho notato che il linguaggio usato da alcuni membri è un po,come dire,specifico-settoriale?io non sono un medico,ne un intellettuale...e vorrei un po capire senza aver bisogno di uno stupido vocabolario in mano .
quindi prego di scrivere in maniera piu' semplice affinchè questo forum possa essere frequentato da tutti e non solo da un elite.
comunque penso che parlare del narcisismo sia una cosa interessante.ma non ho seguito il collegamento fra quest'ultimo e lo scimpanze
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MessaggioTitolo: risposta a Untitled   Il mito di Narciso Icon_minitimeVen Mag 30, 2008 4:30 pm

Ma quanto sei polemico ... dai tu delle proposte e noi cerchiamo di venirti incontro .. il Forum è aperto alla fantasia e alla curiosità. ESPRIMITI . sono d'accordo con te sulla chiarezza e tu hai un modo per essere più chiaro? Cosa si può fare?
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MessaggioTitolo: Re: Il mito di Narciso   Il mito di Narciso Icon_minitimeVen Mag 30, 2008 4:40 pm

usare termini piu' semplici ed evitare di filosofeggiare,non sono polemico,solo me stesso,chissa' forse non sono l'unico che la pensa cosi',non credi?
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MessaggioTitolo: Re: Il mito di Narciso   Il mito di Narciso Icon_minitimeVen Mag 30, 2008 7:50 pm

Per capire il collegamento con lo scimpazè vedi il messaggio di crystal.
Per il linguaggio, per quel che mi riguarda farò il possibile, però è necessario anche lasciarsi andare ed immergersi nel sogno... vedrai che poi andrà meglio.
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MessaggioTitolo: Re: Il mito di Narciso   Il mito di Narciso Icon_minitimeVen Mag 30, 2008 9:44 pm

grazie lunapiena!
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