Conosci Benazir Bhutto ?

Tutti noi in questi giorni abbiamo sentito parlare di questa fenomenale donna politica, dei miracoli che per il suo paese ha compiuto nel più totale ostracismo e di come adesso, rimpatriata, sia stata barbaramente uccisa, facendo precipitare nel caos un Paese, il Pakistan, la cui situazione era già penosa, ma che sembra preferire morte e distruzione ad un qualsiasi tentativo di risollevarsi.
Devo ammettere la mia ignoranza, non saprei approfondire più di tanto la questione, per cui vorrei che chi ne sa di più mi desse informazioni e delucidazioni su cosa è successo, cosa succede e cosa potrebbe succedere.
Per quel che ne so, ancora una volta tutto ciò accade per:
1) Integralismo religioso
2) Motivi economici
3) Assenza massiccia (intere popolazioni!) di Ragione, intelletto ed istruzione/informazione

Risultato: Sono estremamente delusa dal mio mondo. Voglio trasferirmi su Giove!

Dici bene Crystal. Se un aggettivo si vuole usare per Benazir Bhutto, non è sproporzionato definire questa donna "FENOMENALE". E' stata, allo stesso tempo, coraggiosa decidendo di tornare in patria sapendo quali rischi correva. Pero, ancor prima, ha avuto più coraggio quando decise di adottare una politica democratica per il suo paese che purtroppo è molto integralista e non capisce quanto impotante sia questa risorsa: la democrazia. Ma parliamo un pò di questa donna fenomenale. Benazir Bhutto è una donna Pakistana che vede il padre assassinato in un attentato mentre era primo ministro. Quest'ultimo voleva democratizzare il suo paese e aveva creato dei legami con i paesi democratici occidentali. Purtroppo il Pakistan, cm tu hai gia detto, non è propenso a questa politica e quindi è molto rischioso portare avanti idee del genere. Nonostante tutto Benazir Bhutto abbraccia la politica del padre capendo che per il Pakistan quella era una politica profiqua e che avrebbe portato il suo paese allo sviluppo. Quindi con coraggio e con immenso amore per il suo paese, si candida alle elezioni e perde. Dopo la sconfitta decide, da grande donna quale è stata, di andare in esilio volontario evitando al suo paese una guerra civile. Le ultime vicende, che tu hai ben esposto nel tuo articolo, sono l'epilogo di questa storia brutale e feroce. In questa storia è straordinario considerare cm una donna, in un paese dove le donne non vedono ancora riconosciuti i propri diritti, sia riuscita a fare cio che ha fatto Benazir Bhutto.

In fine mi preme farti notare una cosa. Stando alla storia, non è cambiato niente in questo mondo. Il mondo in cui viviamo, a mio avviso non è ne migliore ne tanto meno peggiore di quello in cui vissero i nostri antenati. La storia c'insegna che delitti cm queso di Benazir Bhutto ci sono sempre stati. Basti pensare ai delitti di mafia, ai delitti commessi dai fascist in Italiai, a quelli commessi per mano del nazismo in Germania, a quelli commessi da Stalin nella Russia comunista e ai delitti per razzismo avvenuti negli Stati Uniti (vedi l'omicidio di Martin Luther King). E ho citato solo alcuni dei delitti più recenti e che io ricordo. Andando a ritroso nel tempo potremmo stare a parlare per giorni.

Concludendo ti assicuro che l'uomo, purtroppo continuerà sempre a commettere delitti del genere dettati dall'odio politico, dall'ignoranza e dall'intolleranza.
Credo che questo sia uno dei difetti dell'umanità intera e non è facile che un popolo acqusti la giusta maturità per tollerare idee divergenti.

Grazie delle tue chiare spiegazioni! In quanto donna dalle idee liberali (ma non libertine) sono stata doppiamente colpita da questo terribile avvenimento, ma ciò che più mi nausea è che in quelle nazioni non solo la donna non conta nulla, ma ne è più che felice! Non fa nulla per migliorare la sua situazione, e quando qualcuno si rimbocca le maniche per aiutarla in maniera intelligente, tacitamente la ostacola. E non mi vergogno ad associare a questa condizione tutta quella fetta di mondo compresa nell'Asia (ad esclusione forse del Giappone), ed in parte dell'Africa, e dell'America Latina. Insomma dei paesi del "Terzo Mondo", ai quali non aggiungo la Sicilia per orgoglio ma soprattutto per esperienza, pur vedendo ancora intorno a me gravi situazioni di disparità.
Sembra ke lo sviluppo dell'uomo vada di pari passo alla libertà conquistata dalla donna...
I conservatori dello status quo non si rendono mai conto di essere nel torto, che la storia deve andare avanti, che non è vero, anzi NON E' VERO!!!!!!!!!! che si stava meglio prima (la famosa frase "stavamo meglio quando stavamo peggio", che peridicamente mi capita di ricordare ai nonni ed agli anziani). Il progresso dell'uomo è purtroppo un processo graduale anche se inesorabile, ma sottile è la lama del rasoio su cui esso cammina col rischio di cadere nel baratro della catastrofe (naturale o artificiale che sia), ed oggi più che mai.
Infine, Giovanni, permettimi di contraddire la tua ultima osservazione. E' vero, l'uomo non impara mai dai suoi errori, e la storia è piena di esempi. Ma in questo assurdo ring dove Ragione o non Ragione è sempre prevalsa la legge della giungla, la legge del più forte, vorrei citare qualcuno più Grande di me, che ben prima che noi concepissimo queste parole o che fossero anche concepiti i nostri avi, ben conosceva l'uomo. Mi riferisco a Vico, ed al suo "Corsi e ricorsi storici", opera in cui la storia umana è paragonata ad una spirale, e ad ogni cerchio la spira si allarga, simbolo di come l'uomo, pur errando sempre come il lupo che perde il pelo, nei secoli riesca comunque a cambiare qualcosa, e, si spera, in meglio, nonostante i sacrifici di chi in tutto ciò è solo una pedina. In senso moderno, il paragone più azzeccato è col gioco degliscacchi: i giocatori più esperti sanno che è necessario sacrificare alcuni pezzi, o a volte anche la Regina, per avere la soddisfazione di incrociare lo sguardo avversario, sorridergli castamente e poi divhiarare .