Omeopatia

Mi potete dare informazione tra medicina naturale, medicina corrente e omeopatia la differenza tra tutte e tre e i farmaci. cioè c'è differenza sostanziale o è solo una grande confusione? Io assumo da un intervento chirurgico nel lontanissimo 2000, oscillococcinum una dose alla settimana da settembre a marzo e sono 'coperta' dalle influenze in generale! Ma allora perchè la maggior parte dei medici affermano che un prodotto omeopatico è acqua corrente! Posso affermare che 'non mi acchiappa' niente così 'coperta' e Voi illustri medici ancora in erba cosa ne dite???

Certo cara Liocorno, sarò ben felice di mettere a tua disposizione le mie conoscenze, tanto più che un professore molto importante della mia facoltà, nonchè visiting professor nel Minnesotha (quindi fonte attendibilissima) durante una sua lezione ce ne ha esplicitamente parlato. Vedo di recuperare gli appunti al più presto, e poi scrivo!

Come promesso, nonostante gli esami incalzanti, ho fatto qualche ricerca sull' Omeopatia, ed ecco qui ciò che ho trovato.
Come ci aveva ben spiegato il mio professore, l'omeopatia è, per quel che ne sappiamo oggi, una presa in giro.
Omeopatico significa "patologia simile", e il tipo di sostanze che vanno sotto il nome di "rimedi omeopatici" si basa infatti sul principio che ciò che provoca un male può curare qualcosa che provoca lo stesso male se somministrato in piccole quantità.
Nella prima metà dell' '800 Hanhemann, un medico tedesco, fece delle osservazioni tali che lo portarono a concludere che se nel sano una certa sostanza provocava un tale sintomo, nel malato di quel sintomo porta invece alla guarigione, quindi fece una serie di esperimenti su se stesso con vari generi di miscugli, trascrivendo i sintomi che gli provocavano e poi provando se sul malato funzionava. In qualche modo vide ciò che voleva vedere, e cioè di aver avuto l'intuizione giusta, che i suoi pazienti guarivano...miracolosamente!
Il rimedio omeopatico ha tutta una preparazione particolare, oggi come 200 anni fa, accettata integralmente dagli omeopati:
la sostanza viene diluita in un fattore di 10, cioè in un litro di acqua pura, meglio se distillata, si mette un decilitro della sostanza, poi si da una bella "sguazzata" (essenziale, secondo gli omeopati!) per mescolare bene il tutto (prima diluizione); successivamente un decilitro della prima diluizione si diluisce in un altro litro di acqua pura (seconda diluizione), si shakera, quindi si procede ad ulteriri diluizioni (come minimo 10). La sostanza che se ne ottiene è il rimedio omeopatico.
Ma se fino a qualche decennio fa si poteva lavorare di fantasia, pensando che qualcosa, in quell'acqua diluita con l'acqua, doveva pur rimanervi, dopo la scoperta del numero di Avogadro si sa con certezza che un rimedio omeopatico è acqua pura venduta a caro prezzo. Per approfondire l'argomento consiglio il sito

http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=101944

assolutamente illuminante sotto tutti i punti di vista, ma soprattutto quello scientifico. Infatti gli omeopati ed i loro sostenitori da un lato non vogliono ammettere che la guarigione è dovuta all'effetto placebo (cioè all'esser convinti che con QUEL rimedio si è protetti, come fosse un amuleto medievale o come dire tocchiamo ferro), dall'altro sono incapaci di portare evidenze scientifiche (cioè verificabili in più posti sotto condizioni simili e soprattutto in doppio cieco) a loro favore, aggrappandosi ad una improbabile quanto fantasiosa "Memoria dell'acqua":
"E' vero che nell'acqua diluita che fa da rimedio omeopatico non c'è più traccia della sostanza iniziale", asseriscono "ma l'acqua SI RICORDA di esservi stata a contatto ed agisce di conseguenza".
Sparata quest'altra perla di saggezza, chi vuole intendere intenda, ma non posso chiudere prima di citare ancora due episodi.
Innanzi tutto poco tempo fa in una puntata di Superquark del 2000 Piero Angela espose tutto ciò e trasse le stesse conclusioni che tutto il vero mondo scientifico condivide:
"L'omeopatia non funziona, fino a prova contraria".
Gli venne dunque imputato un lungo processo per diffamazione dagli omeopati, ma talmente inconsistente che non solo il giornalista venne assolto, ma mise in palio, per mezzo del Comitato
per il controllo delle affermazioni sul paranormale di cui è, con il
figlio Alberto tra i fondatori, due miliardi di lire per chi riesce a
distinguere un prodotto omeopatico dall'acqua fresca. Io non ci sputerei sopra se fossi unomeopate. Ed allora perchè nessuno si fa avanti?!

Ancora: i farmaci omeopatici non hanno mai debellato poliomielite, vaiolo, malaria o altre piaghe dell'umanità, ma si limitano a prevenire/curare raffreddori o piccole infezioni e infiammazioni, patologie che qualunque medico che possa dirsi tale tale sa che tendono a guarire spontaneamente. Magie dell'omeopatia o decorso naturale delle difese dell'organismo? La prevenzione è anch'essa falsa: la maggior parte delle persone che conosco non prende rimedi omeopatici ma non s'ammala lo stesso: mai sentito parlare di costituzione fisica? O di difese immunitari? Sono piccole e non si vedono, ma a differenza del rimedio omeopatico funzionano ed esistono. Sfido chiunque a rinunciare all'antitetanica per un rimedio omeopatico. Se così fosse un tale pazzo sarebbe in grave pericolo.

Altra chicca: chi ha mai letto la composizione di un rimedio omeopatico? Nessuno, perchè non viene riportata sulla confezione. Capite adesso il vantaggio economico di questo commercio? Da un decilitro di principio attivo si ottengono migliaia e più flaconi a costo zero.

Ad onor del vero, ciò che gli omeopati hanno di buono ma che nessuno mette mai in risalto è l'insegnamento primario di Hanhemann, che è poi ciò che insegnano (questo si, e con piacere!) come prima cosa nelle nostre università: non esiste una malattia, ma un paziente malato, che soffre, ha una psiche ed un vissuto unici, e di questo il medico deve tener conto, curando non il male singolo, ma l'intero individuo, in maniera personalizzata e soprattutto umanizzata. Che poi qualche collega se ne dimentichi nel corso degli anni, è un problema personale, ma non per questo si deve rimediare ricorrendo a Wanna Marchi.

Vorrei anche io riportare in questa splendida discussione autorevole circa un tema cosi delicato e controverso, la mia personale esperienza. In passato ho fatto anch'io uso di rimedi omeopatici con "OTTIMI RISULTATI" . Mi trovavo ad attraversare un periodo un po particolare della mia vita. Mi sentivo stanco di tutto e non mi andava fare niente. Avevo perso perfino la voglia di studiare e in me sentivo un'ansia che mi soffocava e non mi permetteva di fare niente se non con scarsi risultati. Ero sull'orlo di una depressione tanto che i miei, preoccupati per il mio stato di apatia quasi depressiva, e temendo che il mio stato sfociasse in depressione conclamata, mi portarono da una psichiatra che mi disse di essere sano e dovevo essere io a cambiare atteggiamente. Mi diede dei farmaci tranquillanti per aiutarmi nei miei disturbi al sonno e fini tutto li. Io però non registravo nessun segno di miglioramento in me, anzi il perurare di quella spiacevole situazione mi sfiancava ancor più. Alchè, una mia prof, moglie di un medico che adotta metodi omeopatici, mi consigliò un colloquio con suo marito medico e questi mi prescrisse una cura omeopatica; un farmaco omeopatico a base di una sostanza estratta dal guscio di un crostaceo e poi diluito. Questo farmaco mi avrebbe diciamo ricaricato. In altre parole, mi diede una cura ricostituente omeopatica. Con questa terapia io sono riuscito a superare quello stadio di malessere interiore e posso affermare che la cura omeopatica mi ha aiutato tantissimo.Altre volte mi venivano delle "crisi simili" e io avevo bisogno della stessa cura. Adesso, con l'età un pò più matura non ho più di questi problemi perchè i miei sono stati dei problemi legati all'età che avevo e all'adolescenza. Posso anche asserire che non è stato un effetto placebo perche il mio stato personale era dato da una condizione di indebolimento e fragilità del mio organismo che senza un aiuto ricostituente come qulla che ho fatto, non potevo superare. Infatti se cosi fosse io dovevo superare quello stato con i tranqullanti. Perche quei farmaci non mi hanno fatto niente e invece la cura omeopatica mi ha giovato? Ammesso che sia stoto un effetto placebo, perche non l'ho avuto con i tranqullanti?

Cara futura dott.ssa Crystal io non metto in dubbio le sue argomentazioni perche purtroppo non sono informato cm lo sei tu, non avendo basi scientifiche per contraddire cio che hai affermato nel tuo articolo. Però sai bene che l'essere umano non è una macchina settata perfettamente, costruita in serie e quindi tutte uguali. Sai bene che ogni individuo reagisce diversamente ad ogni singola sostanza e le difese immunitarie, che so benissimo cosa siano differiscono da individuo a individuo.

Quindi, per concludere, personalmente credo che l'omeopatia non abbia un ruolo di stregoneria o di "amuleto medievale". Piuttosto credo che giochi propio sulle biodiversità e quindi cerca delle sostanze che giovano a quel determinoto biotipo in alcune patologie. Infondo é cio che fa la medicina tutta: curare l'individuo e non la moltitudine. Anche se, nel mondo in cui viviamo, la medicina, schiava delle case farmaceutiche, é portata a indirizzare la ricerca verso la moltitudine e no verso il singolo paziente e non sto a dire il motivo.
Della mia conclusione ne sono convinto, anche se non ho le prove scientifiche per sostenerla.

In fine voglio farti una domanda Crystal: perche un farmaco, efficace per una determinata patologia, ad alcuni pazienti non produce effetti positivi? E perche le difese immunitarie funzionano in modo diverso da persona a persona? Non credi che un farmaco omeopatico che puo sembrare assurdo, sia efficace su di un determinato individuo e non per effetto placebo ma perche quel determinato organismo reagisce positivamente a quella determinata sostanza ?

Dopo un intero mese incollata alla sedia, senza quasi accendere il pc, posso finalmente dire di essermi sgravata dal più grosso peso degli ultime tre anni e di aver conservato con orgoglio i libri di anatomia . Ora posso un pò dedicarmi alle attività trascurate in questo periodo di clausura, quindi perdonatemi per l'assenza!

Innanzi tutto, un appunto personale alla cara Liocorno/ Unicorno (ma come vuoi essere chiamata???!!!): ho riletto un pò tutte le sezioni e tutti i post, in ciascuno tu puntualmente fai una proposta o dai una risposta e poi nomini, o meglio, come tu dici, "passi la parola" al membro fantasma Bucefalo. Ora, è vero che il suo modo di scrivere nonchè le sue idee potrebbero essere interessanti e stuzzicanti, ma qui non vogliamo puntare il fucile a nessuno per costringerlo ad esprimere le proprie idee, anche perchè altrimenti non sarebbero più spontanee e genuine. Per cui ti prego, non tirarlo più in ballo, scriverà quello che gli pare quando gli pare, e ricordo a tutti il proverbio "Per un monaco non s'è mai chiuso un convento".

Dopo questo breve Off Topic (scusa amministratore!) passo subito all'argomento vero!

Allora: innanzi tutto non ho mai sperimentato cure omeopatiche su me stessa, e non conosco neanche chi ne abbia fatto uso, voi siete i primi, quindi tutto ciò che ho detto si basa su alcune mie recenti ricerche in rete, che chiunque potrebbe ripetere, ma che ho eseguito scartando le "voci di popolo" e basandomi solo su fonti ufficiali ed autorevoli. Non è quindi farina del mio sacco (figurarsi!), però credo ci si possa fidare in mancanza di voci discordi ma altrettanto autorevoli. Ora, per quel che riguarda le vostre personali esperienze, sono certo molto interessanti, ma apparentemente inspiegabili ed a volte addirittura contrari ai principi omeopatici, come quando Liocorno afferma di aver preso intrugli disgustosi. Non voglio con questo mettere in dubbio le vostre parole o denigrare una possibile cura alternativa, voglio solo dire che, priva di esperienze personali e senza adeguate ricerche in merito non me la sentirei di consigliare in prima persona ad un amico o un paziente di assumere rimedi omeopatici, perchè non vorrei assumermene la responsabilità in caso di insuccesso...
Ciò nonostante sono molto felice che questi metodi alternativi siano stati utili a qualcuno, e mi piacerebbe davvero che la ricerca in materia venisse approfondita e portata avanti, fino a raggiungere dei risultati degni di questo nome (che ricordo, fino ad ora non esistono) ed ottenere il riconoscimento da parte della comunità scientifica. Eppure il mio intuito mi dice che in realtà gli intrugli oggi distribuiti come "omeopatici" non sono preparati come la "ricetta" originale prevedrebbe, ma sono formati da ben altro, magari veri e propri principi attivi fac-simili delle medicine ma con diverso scopo e diversa confezione. E' vero sono irrimediabilmente scettica, ma almeno stavolta spero di sbagliarmi, visto che, come dice Giovanni, nel nostro organismo esistono meccanismi ed equilibri talmente sofisticati e microscopici che magari si potrebbe pensare che la Ferrarelle abbia un diverso influsso rispetto all'Uliveto od all'acqua di fonte.

Infine vorrei rispondere a Liocorno che certo, forse la psicologia potrebbe essere considerata "aria fritta", ma i risultati ci sono ed ormai gli psicologi vengono affiancati pure ai clienti che vanno al supermercato, ed il Sistema Nervoso è così deliziosamente complesso e sconosciuto da lasciare molte riserve a questa definizione incredula sulla sua efficacia. L'uomo possiede sentimenti che caratterizzano ed influenzano al 100% la sua vita. L'uomo, lo ribadisco, E' sentimento dal momento in cui nasce al suo ultimo istante, e la sua intera vita è basata su questo. La psicologia mi sembra proprio il mezzo per far venir fuori questi sentimenti, specie quelli pericolosi o tristi, e modificarli in bene. Chi ha bisogno dello psicologo è chi, secondo me, nel corso dei primi diciamo 20 anni della sua vita non ha avuto l'appoggio di persone che potessero aiutarlo ad interpretare e dare il giusto senso a ciò che avveniva attorno a lui durante questo periodo di scoperta del mondo, così da generar enel suo animo fraintendimento e confusione. Lo psicologo incarna dunque quel genitore, quell'amico, quel professore o quello sconosciuto da cui ricevere un consiglio, a cui raccontare di esser caduti per farsi spiegare come rialzarsi...

Ma sono di nuovo OT (scusa amministratore!!) quindi chiudo qui!

Ciao crystal. Cm prima cosa mi congratulo con te per aver superato uno dei punti fondanentali per la tua carriera professionale. "COMPLIMENTI DAVVERO"

Rispondendo al tuo ultimo intervento, io non posso affermare con sicurezza le mie convinzioni perchè, non mi sono documentato in riguardo. Non ho le tue conoscenze approfondite però non ho niente in contrario se alcuni pazieni traggono vantaggio inspiegabilmente, da una terapia a base di "farmaci", anche se non riconosciuti dalla scienza. E non mi interessa neache se questi farmaci sono acqua Ferrarelle, Uliveto o Geraci. Pero con questo non voglio denigrare o sminuire autorevoli ricerche condotte da altrettanti autorevoli ricercatori.
Tutto sommato posso dire che l'omeopatia non ha veridicità scientifica, ma se alcuni pazzienti traggono sollievo da essa , non posso che esserne felice.
Confido anche io nella scienza e spero proprio che riuscirà a spiegare questi effetti che perora sembrano stregonerie e assurdita che in realtà, in alcuni casi, riescono pienamente nel suo intento.