Comunicazione non verbale...

Mi piacerebbe moltissimo parlare di comunicazione non verbale, perchè spesso è quella che ci frega nei nostri rapporti con gli altri, o quando vogliamo/non vogliamo far capire qualcosa, o, peggio, quando qualcuno ci cerca di far capire una cosa col corpo, esprimendo il contrario a parole.

Luna Piena dice:

Citazione :

Stiamo parlando infondo dell'arte del comunicare, pratica comune ma per nulla semplice.
Avete mai pensato che anche stare in silenzio significa comunicare, ovvero che anche non facendo nulla in realtà facciamo qualcosa e magari la cosa è anche involontaria....

Ho pensato più volte alla comunicazione, a come migliorarla, a come far arrivare il messaggio giusto... ma nonostante si possa stare a pensare per ore alcune volte solo la pratica può darci le risposte che cerchiamo.

Purtroppo tutto questo è più che vero, e o si impara troppo tardi, o si impara a proprie spese, oppure non si impara mai, specie a "sentire", a percepire, sviluppando quel certo sesto senso o istinto di cui tanto si parla. Inoltre è mia opinione personale, ma anche frutto di numerose esperienze, che le donne sono più brave a "capire", ma proprio per questo anche a "nascondere", mentre gli uomini sono talmente schietti da sembrare semplici, e talmente distratti nell'arte dell'osservare ed interpretare da apparire ottusi. Sveglia, maschietti! Il mondo attorno a voi non è sempre quello che appare! Per fortuna, devo dare atto ad un paio di eccezioni meravigliose (forse una in realtà), la cui sensibilità mi stupisce e mi ridona la speranza che in questo mondo non tutti gli uomini rispondono a stereotipi quali il grezzo primitivo in giacca e cravatta...e non dico cos'altro.
Per l'impoortanza di queste cose, chiedo a chi ha più esperienza ed è più brava di me di aprire una sezione sul metalinguaggio, sarei felice di porre tante domande e scoprire cose nuove!

Cara Crystal,
condivido in pieno quello che dici, le donne sono più brave ad intuire e a sentire il sommerso, l'implicito ma penso che questa sia anche una dote che si può acquisire con l'esercizio e con la pratica.
Penso che il nocciolo della questione sia nell'ascolto alcune volte siamo talmente concentrati su quello che stiamo comunicando che ci dimentichiamo di ascoltare, di entrare in sintonia con il nostro interlocutore.... il "mettersi nei panni dell'altro" significa cercare di capire il suo mondo, i suoi simboli, i suoi vissuti e cercare di farli nostri per collocare ciò che viene detto in questo mondo condiviso.
La comunicazione si fa in due ed è necessario da parte di entrambi uno sforzo per entrare nello spazio condiviso con l'altro senza invadere lo spazio altrui....

Ho studiato gli stili di comunicazione, il discorso, il significato, le lingue, posso provare a darti delle risposte Crystal, se hai voglia di esplicitare le tue domande; ma rimango dell'opinione che in questo caso conoscere la teoria non basta, la teoria deve essere situata, vissuta, non c'è una ricetta giusta ma soltanto tanta pratica prima di tutto su noi stessi, siamo sempre del tutto consci di quello che stiamo comunicando?
Iniziare a prendere coscienza della nostra comunicazione inconscia è il primo passo per migliorare la comunicazione e quindi le relazioni con gli altri.
Luna

E' vero, si può acquisire con la pratica, ma ci vuole molta forza di volontà ed...esercizio, che spesso va per prove ed errori, quindi a volte si potrebbero creare malintesi e pasticci...
Ascoltare non è facile, e lo diventa sempre meno in questa società in cui parlare parlare e parlare non è mai stato così vuoto, come un fiume di acqua che non disseta mai, il classico "quantità, non qualità!". Questo è uno dei motivi per cui odio gli sms, parlo al telefono per necessità, se non c'è altro da fare per comunicare con qualcuno, e non sostituirei mai un incontro faccia a faccia con un amico/a a cui si vuole bene, non solo per dirgli qualcosa, ma anche semplicemente per stargli vicino: credo diventi più facile percepirne sentimenti e sfumature...

Citazione :

Ho
studiato gli stili di comunicazione, il discorso, il significato, le
lingue

Bhe, si può dire che, a livello di liceo, le abbia studiate anche io seppur in minima parte, ma la teoria è assolutamente vacua in campi come questi, tanto più se non supportata da esempi. L'esempio, secondo me, è l'anima della comunicazione teorica, ti permette di immedesimarti nella situazione fino a farla tua, pur non avendola mai vissuta personalmente. E' quella che si potrebbe chiamare "simulazione". Personalmente, non imparo senza esempi, mi piace ascoltare le esperienze altrui, studiare le mie possibili reazioni nella medesima situazione, fare tesoro di quel che gli altri raccontano, tanto che in presenza di teoria senza esempi, me ne creo dei miei per memorizzare il concetto. E non mi riferisco solo alla comunicazione, questo è il metodo che applico anche allo studio, così da scendere al particolare a partire dal generico, per poi poter ricordare il particolare per risalire al generale quando ne ho bisogno!

Citazione :

siamo sempre del tutto consci di quello che stiamo
comunicando?
Iniziare a prendere coscienza della nostra
comunicazione inconscia è il primo passo per migliorare la
comunicazione e quindi le relazioni con gli altri.

Bella scoperta! Io per prima il 90% delle volte apro bocca senza riflettere o cercando di dire una cosa che viene interpretata all'inverso del mio intento (quante figuracce non ve lo potete immaginare ), tuttavia non riesco a limare questo aspetto, se non con persone che conosco da molto tempo: so cosa devo dire perchè capiscano, per cui adatto il mio linguaggio con intonazioni e parole tali da raggiungere il mio scopo. In pratica parlo così come so che loro hanno bisogno che io faccia perchè quel che io dico e quel che loro capiscono coincida. Purtroppo questo processo richiede così tanto tempo, che a volte la rottura di un rapporto avviene molto prima. Non so proprio comunicare "a breve termine", cioè le prime volte che incontro una persona, e questo mi rende spesso odiosa ai suoi occhi, precludendomi spesso l'inizio di nuove amicizie.

Quindi vuol dire che dici agli altri quello che vorrebbero sentirsi dire, a volte?
E come fai quando incontri una persona per la prima volta?

La chiave sta proprio nel costruire uno spazio condiviso che non esiste ancora e non è conosciuto da nessuno... e come si costruisce senza ascoltare e senza comunicare quello che si sente....

Citazione :

Quindi vuol dire che dici agli altri quello che vorrebbero sentirsi dire, a volte?

Non proprio, dico quelle parole con cui so che loro possano capire il
mio messaggio, che però espresso a parole mie non sarebbe compreso.

Citazione :

E come fai quando incontri una persona per la prima volta?

Tombola! Qui casca l'asino. Infatti faccio spesso delle figuracce quando parlo per la prima volta con qualcuno, specie se prima non l'ho osservato a lungo per capire le sue compagnie, i suoi modi, i suoi gusti ed il suo linguaggio. Il paradosso è che a volte, nonostante questa attenta fase di osservazione, faccio lo stesso cattiva impressione, soprattutto quando cerco di ottenere l'effetto contrario (probabilmente perchè mi "sforzo di essere simpatica").

Comunicare quello che veramente, nel profondo, io sento, è un'impresa impossibile, praticamente non ci riesco mai, a meno che qualcuno di buona volontà non si metta a scavarmi dentro. Alora, forse, vengono fuori le parole giuste...

Beh Crystal non sentirti troppo sola, penso che nessuno riesca ad essere davvero se stesso e poi ... penso che ci comporta in maniera diversa in relazione alla persona che ci sta di fronte.... quindi chi siamo noi veramente? c'è veramente una risposta?
Se non ricordo male questo è proprio il punto di vista di Jung quando parla dei tipi psicologici... ma correggetimi se sbaglio....
Inoltre penso che la cosa importante sia imparare a costruire delle vere relazioni - nonostante le difficoltà iniziali - e per farlo penso sia necessario prima di tutto imparare a comunicare ed intuire l'animo della persona che abbiamo di fronte!

Però già porsi il problema è già un buon inizio no?!

Luna